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CLASSIFICAZIONE DEI TESTI CCXXV

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condo il testo del Boccaccio (1), e tali correzioni figurano già eseguite in Co e Mgl; e d’altra parte non si trovano riprodotti in questi due codici altri supplementi che in P appaiono fatti contemporaneamente allo correzioni accolte, ben visibili fra le linee o indicati con vistosi richiami (2). La derivazione dell’originale di Co e Mgl da P parrebbe esclusa anche dalla lezione degli stessi supplementi di quest'ultimo codice, poichè, mentre in Pm a XIV 3 vien omesso del suo nouelio sposo, nel testo di Co e Mgl c’ è, e mentre in Pm si ha stare al seuitio, in Co ai ha fare al seruitio (corretto poi in stare) e in M fare il seruitio. C’e di più. Si trovano nel testo di P parecchie lezioni secondarie ed omissioni che non hanno nessun riscontro negli altri due codici : (Tav. 56) P Co Mgl VII j Co: hostalo chiauo 3 ostello chiauo ( Mgl: u9, sta le chiauo 6 la mancanza. lor mancanza IX 1 ad me couuenno de In a me conuenno partire dalla xn 7 che sa cho ’l sa XIII 1 rincolli i noi aro t Co : incominoiaro ; Mgl. min- co minciaro XIV 13 poura gionta (con un ra interi. davanti a gionta) manifestato soura ragionata manifesto XV 8 campi champami XVIII 5 om. uscirò XIX 22 om. di questa canzone XX 4 si posa si riposa XXI 1 om. dire XXV 9 optes etc. optes esplorare labor mielii illusa capessero fns est (1) Eooo le più notevoli: aparuc (II 3) corretta in aparuemi; assai fiate marna (XII *1) e in parte (XII 8) ridotto, con aggiunto margiunli, ad ansai fiate urlìi miei sospiri mauoa o in putte alcuna; Et unirà bene ubidir seruitore (XII 13) trasformata in Et uedrassi ubidir buon seruitore. (2) III 2 P mi (agg. in marg. mossi et) parti (agg. fra le lineo m») da le, Co Mgl mi parti dalle; V 3 P segreto (agg. in marg. fu creduto) sapere, Co Mgl segreto fu saputo, che sarà una correzione a senso di segreto sapere ; XV 5 P Et lebbriata (agg. fra VEt o il resto p), Co o Mgl Et l’ebrietà; XIX 3 P disse (agg. fra le linee allora una canzone) Donne che auete, Co Mgl Et disse Donne eh* aneto: e cfr. anche XXIII li alla tav. 54, dove se Co ha ora il testo intero, non ò da credere che ci abbia merito V aggiunta marginale di P, perchò in tal caso non sarebbe stato necessario a Co lasciare il rigo bianco, nò si dovrebbe avero in Mgl la lacuna che è originariamente in P. 15