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la beatitudine. L’ora che lo suo dolcissimo salutare mi giunse, era fermamente nona di quello giorno; e però che quella fu la prima volta che le sue parole si mossero per venire a li miei orecchi, presi tanta dolcezza, che come inebriato mi partio da le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d’una mia camera, e puosimi1 a pensare di questa cortesissima. E pensando di lei mi sopragiunse uno soave sonno2, ne lo quale m’apparve una maravigliosa visione, che me parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea una figura d’uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse; e pareami con tanta letizia, quanto a sè, che mirabile cosa era; e ne le sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea so non poche; tra le quali intendea queste: «Ego dominus tuus». Ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggeramente; la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi ch’era la donna de la salute, la quale m’avea lo giorno dinanzi degnato di salutare3. E ne l'una de le mani 4 mi parea che questi tenesse una cosa, la quale ardesse tutta; e pareami che mi dicesse queste parole: «Vide cor tuum». E quando elli era stato alquanto, pareami che disvegliasse questa che dormia, e tanto si sforzava per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa cho in mano li ardea, la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso ciò, poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto; e così pian-


od elli è dato solo dai codici del gruppo b; k ha chemi, e il raddoppiamento dell’emme esclude che l'e sia stato concepito come pronome; s chame; M cheme, e così As; w che a me, p che mi. Cfr. Introduz., p. CCLXIII.

17. de la salute. Ingiustificata la correzione del Böhmer dello saluto. La forma più latina la salute durava ancora accanto alla forma schiettamente neolatina il saluto, in versi e in prosa; nè occorre dare esempi. Tutti i Mss. danno dela salute, fuori che w, che legge delle salute. E questa ultima lezione, dai suo codice, accolse il Witte, e dietro lui il D’Ancona; ma, come si vede, non potrebbe essere più scarsa l'autorità che le viene dalla tradizione manoscritta. Cfr. XI 1 e 4.

  1. β e ricorso... camera puosimi
  2. a soaue sonno γ dolcissimo
  3. V la quale lo giorno dinanzi degnato mauea di salutare (in S manca il passo)
  4. k delle sue mani