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VITA NUOVA XVIII 5 - XIX 1 43 loro; c sì come talora vedemo cadere l’acqua mischiata di bella nove, così ini parea udire le loro parole uscire mischiate di sospiri. E poi che alquanto ebbero parlato tra loro, anche (5 % mi disse questa donna che ni* avea prima parlato, queste par 5 role: «Noi ti preghiamo che tu ne dichi ove sta questa tua beatitudine ». Ed io, rispondendo lei, dissi cotanto: « In quello parole che lodano la donna mia». Allora mi rispuose questa 7 che mi parlava: «Se tu ne dicessi vero, quelle parole che tu n’hai dette in notificando la tua condizione, avrestù operate io con altro intendimento». Onde io pensando a queste parole, 8 quasi vergognoso mi partio da loro, e venia dicendo fra mo medesimo: «Poi che è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna, perchè altro parlare è stato lo mio?»

E però propuosi di prendere per matera de lo mio parlare seni- 9 15 pre mai quello che fosse loda di questa gentilissima; e pensando molto a ciò, pareami avere impresa troppo alta matera quanto a ine, sì che non ardia di cominciare; e così dimorai alquanti dì con disiderio di dire e con paura di cominciare.

Avenne poi che passando per uno cammino, lungo lo quale l XIX 20 sen già uno rivo chiaro molto, a me giunse tauta volontade di dire, che io cominciai a pensare lo modo ch’io tenesse; e pensai che parlare di lei non si convenia che io facesse, se io non parlasse a donne in seconda persona, e non ad ogni donna, ma solamente a coloro che sono gentili e che non sono 3. p tni ditte anche. 5. a dotu e. 0. 0 risjwmlendo lei («obbenn A abbi» rispon- dnulo li, C rispondemo le, W rispondendo le); a rispondendole. 8. M chctumai, b w A che (u ai, a ehe ai. 19. le passando io.

2. pari:a. Il Casini,cogliendo K, legge pare, quasi il poeta risentisse «ancora rifiuonaro nell’animo la dolcezza «li quelle parole e di quei sospiri » : c cosi Pass.': e Melodia. Ma paro sta qui per parta, che t\ la lezione anche di p (l> corresse in parue, cfr. p. cxc, n.). Anche altrove (XXXVIII 2) lo stesso codice K ha E quando io aucr consentito ciò, e io ini ripeti- sana; c M: (XII 4) e quelli mi dire'queste parole ; (XV 2) ri- sjtondca.... e dice'; (XXIII 13) Z ffia decto atte' o Beatrice : cfr.

Fioretti di S. Francesco, ed. Passerini, p. 226, ivi soprastette più di, però che non vf ave' nave apparecchiata. - Vedere invece di udire ha soltanto z ; omettono uscire P (ma non Co e Mgl) e A.

10. INTENDIMENTO. Legge intensione soltanto b.