Pagina:Vitrioli - Epigrammi latini, G. Nobile, 1871.djvu/9

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possono ascriversi al primo ordine: al secondo quei di Marziale, e la maggior parte dei moderni; dappoichè anco tra costoro non manca chi dilettossi della greca soavità, come i leggiadrissimi Cotta, Amalteo, Castiglione, Stinfalico e Bonifacio.

Di questi due generi son gli epigrammi del Vitrioli, e pare a noi, che il nostro autore abbia felicemente imitati i greci nella disinvoltura, nella grazia e nella delicatezza; come ha forse superati i latini, e certamente i moderni nella brevità, scioltezza ed evidenza. Dico forse, perchè non dee una stupida venerazione per l’antichità farci apparire grande ed inappuntabile tutto ciò che è antico; come non deve l'invidia chiuderci la bocca sulle lodi dei viventi, per aprirla solo a’ sperticati panegirici dei morti. Ma quanto alla grazia ed alla espressione, il Vitrioli può dirsi felicissimo, inarrivabile. Si potrebbe forse asserire, che la bellezza di un epigramma, appartenga a qual serie tu vuoi, non risulti tanto dalla simmetria dei concetti, come altri vorrebbe, e dall’artifizio pure leggiadro di farlo riuscire ad un motto arguto, e non previsto, quanto spicchi maggiormente gradevole e commovente dal felice modo di esprimere il pensiere. Ora quanto valga il nostro autore nella felice manifestazione del pensiero, anche negli epigrammi, la è cosa che colpisce subito la mente del leggitore. Poichè il verso, il giro della frase, l’espressione rispondono sì perfettamente al pensiero, che tu non potresti o mutare, o traslocar parola, senza che il pensiere non perda a un colpo e chiarezza e naturalezza, e leggiadria. Tu vi trovi inoltre quel suo proprio modo di esprimere il pensiero, sgombro d’ogni cosa inutile, condito di tutto il sale, ond’è capace, e con tanto di lume, quanto basta a colpire la perspicacia del lettore, senza tutta scoprirgli l'intenzione del poeta; il che, pare a noi, costituisce la vera forma dell’epigramma. E vedrà ognuno che, quando tali poesie s’aggirano in subjetti gentili, o sono indirizzate a dilicate don-