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Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/164

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XXXVI

Celebrando il suo primo sacrifizio il nobile signor don Andrea Agostinelli.
Al rispettabile genitore del candidato.

Quanto son dolci i palpiti
figli d’un vero amor!
quanto è soave il piangere,
mentre gioisce il cor!

Ben hai ragione, o tenero,
o illustre genitor,
se ti disciogli in lagrime
a l’ara del Signor.

Cerei votivi mandano
insolito splendor,
e fugge dai turiboli

10 sprigionato odor.

Andrea, che porta in faccia

de l’anima il candor,
offre l’augusta vittima,
prezzo de’ nostri error.

Vedilo come struggesi
tutto di santo ardori
vedilo, o Paolo, movere

11 labbro intercessori

Ei chiede al ciel che rendati
il pristino vigor,
e che tuoi giorni scorrano
lieti e felici ognor.

Ben hai ragione, o tenero,
o illustre genitor,
se ti disciogli in lagrime
a l’ara del Signor.

Quanto son dolci i palpiti,
figli d’un vero amor !
quanto è soave il piangere,
mentre gioisce il cor!