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VII
PER LE NOZZE VENDRAMINI-CORNER
Stanze dedicate dal capitolo di Passano
a monsignor Marco Corner vescovo di Vicenza e zio della sposa.
1
Di quai pronubi fiori o di quai fronde
sparger dobbiamo ai nuovi sposi il letto,
mentre l’alma cittá che impera a Fonde
sul bel vincolo esulta in ciel giá stretto;
e tanta gioia il gran connubio infonde,
magnanimo signor, nel vostro petto,
quanta il buon sangue vi dá parte in lei,
ch’oggi annodali quest’ incliti imenei?
2
Certo del cor gli applausi e de l’inchiostro
in si candido evento a noi richiede
la bella cortesia che avete mostro
in diffonder su noi tanta mercede;
quell’alma cortesia che il merto nostro,
anzi la speme universal eccede,
e fa, sacro pastor, che ai nostri prieghi
il sospirato fin mai non si nieglii.
3
Oh ! scenda pur da le celesti ruote
l’angiol di pace in nuzial ammanto,
e su le penne luminose e immote
sparga d’eterna ambrosia il nodo santo;
onde se al crine ed a le rosee gote
de la bella Rachel pareggia il vanto,
l’avventurosa sposa egual pur sia
in larga prole a la feconda Lia.