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Redegonda Schena Spadeschi di Bellano, medico di buona fama e protofisico dell’esercito cesareo in Italia. Morì nel 1663. Lasciò vari pregevoli scritti di medicine tra cui Le consultazioni sull’uso della china. Dell’uso del salasso nelle febbri terziarie e quanto possa usarsi nel vaiuolo.

Fratello di Giorgio fu Tommaso Serponti capitano di cavalleria al servizio di Filippo IV e Carlo II di Spagna.

Va ricordato anche Ercole Serponti che entrò nell’ordine di San Francesco da Paola prendendo il nome di Bernardo ed ebbe la carica di supremo correttore dell’ufficio dei defunti.

Ha scritto: Il Taumaturgo dell’occidente ossia la vita di San Franc. di Paola. Milano 1668. Vita e miracoli di San Francesco di Sales Milano 1668, mentre l’autore trovavasi nel convento di S. Maria della Fontana in Milano. L’ombra di Cristo. Panegirico di San Pietro d’Alcantara e Santa Maria dei Pazzi. Milano 1690. Panegirici vari. Morì nel 1613 (Vedi Argellati. Biblioteca Scriptorum Mediolanensi. Tomo II pag. 1345).

Nel ruolo «delli Segretari della Cancelleria Segreta per l’esenzione dalle tasse delle loro case per l’anno 1654 si trova Don Giovanni Antonio Serponti» pel quale vi è la seguente annotazione: «Casa propria con casini annessi in Porta Orientale, parrocchia di S. Babila di dentro».

Galeazzo Tenca della nota famiglia nobile varennate, fu pure buon medico uscito dallo studio di Bologna. Esercitò la sua arte per quasi 50 anni prima a Menaggio poi a Canturio e a Milano, dove morì in tarda età nel 1692, lasciando manoscritto un pregevole compendium universae medicinae in quo continentus institutiones, observationes et curationes medicae1.

Con suo testamento, in data 16 novembre 1692 egli lasciò eredi universali il Dott. Giov. Battista Tenca suo cugino ed il fisico Pietro Colleoni figlio del q.m Alessandro e di Giulia Tenca sua sorella. In questo testamento è detto «sii lecito ai miei eredi per migliorare le condizioni del fidecommesso fare qualche permuta di qualsivoglia beni eccettuata però la casa da nobile sita in Varenna vicino al lago la quale voglio che in niun tempo si possa vendere nè cambiare perchè voglio che si riservi perpetuamente ai detti miei eredi».

Girolamo Tenca era sindaco della Valsassina nel 1605, egli fu anche notaio e causidico collegiale di Milano dove abitava in San Vittore ai 40 Martiri.

Altro personaggio notevole della famiglia Tenca è il nobile Giovanni Battista Tenca capitano del Lario, morto il 12 ottobre 1664 d’anni 80. La famiglia Tenca ha un sepolcro di famiglia nella parrocchia di San

  1. Carlo Annoni, nella sua opera Canturio e la sua pieve (1835), fa le più ampie lodi a questo insigne medico che esercitava la sua arte a Canturio nel 1630 e che si distinse nella cura degli appestati.