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Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/187

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Naja Tripudians 183


augusti, — disse; — il vostro abbigliamento, — e sfiorò collo sguardo sdegnoso l’abito di Myosotis, — è assai stonato. Vi prego di andarvi a cambiare.

Myosotis si era alzata in piedi all’avvicinarsi di Lady Randolph ed ora le stava dinanzi tremante e incerta.

Le venne in soccorso Neversol.

— Per ora la lascerete qui, — disse con voce recisa. — A me piace così. Pare una governante d’Interlaken che avevo da ragazzino per insegnarmi la ginnastica e il tedesco, e che m’insegnò il significato delle parole schwärmerei, träumerei, eselei.... M’insegnò anche il delizioso proverbio del suo paese:

«Jedes Thierchen Hat sein Plaisirchen»

che in lingua meno barbara vorrebbe dire: «Ogni animaletto ha il suo diletto.»

Lady Randolph aggrottò le ciglia. — Essa non può rimanere vestita in quella guisa.

— Si andrà a far bella più tardi, — dichiarò Neversol. — Tanto, il personaggio non verrà prima di mezzanotte. Vero, Dafne?

— No, no, — disse Dafne. — E a me, Myra, farete intanto preparare il ciandù.