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Naja Tripudians | 209 |
sento più niente.... come fosse tutto tramortito... — Fece qualche passo avanti, dei passi lunghi e lievi: — E poi, quando cammino.... non so.... mi pare di camminare sull’ovatta.... già! mi pare di camminare su tante morbide nuvole d’ovatta....
E rise di nuovo, con quel riso stravagante che a Myosotis gelava il sangue nelle vene.
— Leslie! Leslie! — singhiozzò quella; e le lagrime le sgorgarono dagli occhi.
Leslie si scosse. La vista di quel pianto parve ricondurla in sè. Improvvisamente si piegò verso Myosotis.
— Chiama aiuto! — disse con voce ansante, — chiama aiuto. Fa presto!
— No! Ti porto via con me, — esclamò Myosotis, disperata, tentando di trarla verso l’uscio.
— È inutile! è inutile.... Non mi lasciano uscire di qui! — sussurrò Leslie, febbrile e rapida. — Se a te riesce di uscire, va! Chiama aiuto!
Myosotis ristette un attimo a guardarla, indi si slanciò verso la porta della sala da pranzo; ma si trattenne a tempo ricordandosi che ivi si trovavano Neversol e Lady Randolph. Rapida e silenziosa tornò indietro e corse verso l’altra