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Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/212

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208 Naja Tripudians


In quel momento Totò e l’uomo rosso, dal pianoforte si volsero a guardarle.

— Biondine, biondine! Cosa complottate — gridò l’uomo rosso. E rise.

E subito rise anche Leslie, d’un riso strano, d’un riso di bambina e di baccante.

Myosotis impietrita di stupore la guardò, ma ella non cessò di ridere anche quando i due uomini ebbero ripreso a far musica.

— Ma Leslie! Leslie!.... Non hai gridato? — ansò Myosotis. — T’ho pur sentito gridare?... Perchè?

— Perchè?...

Leslie aggrottò le ciglia cercando di raccogliere i suoi pensieri.

— Aspetta.... sì. Ho gridato, — balbettò, tremula e incoerente. — Volevo seguirti, ma lui.... — additando Totò — non ha voluto. Mi ha chiuso la bocca con una mano, e coll’altra.... mi ha fatto fiutare di quella polvere.... non so, mi ha chiuso la bocca.... soffocavo.... ho respirato.... e la polvere m’è entrata nelle narici.... Allora ho gridato....

Sempre collo sguardo vacuo e scintillante, Leslie si toccava la faccia, la fronte, la bocca.

— È strano.... ho qui un senso strano.... Non