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28 Naja Tripudians


Al primo foraneve in Febbraio, alla prima violetta le bimbe facevano gran festa; e la prima rosa che si schiudeva nel giardino, la baciavano come se fosse un’amica tornata dopo lunga assenza.

— Non bisogna parlare colle cose inanimate — ammoniva Miss Jones.

— Inanimate? — chiedeva Leslie un poco stupita. — Siete certa che non hanno anima le rose?...

Miss Jones non ne era certissima.

E le bambine continuarono a salutarle.

Ingenua quanto loro o più di loro era la vecchia Jessie, già domestica in casa della loro madre allorchè questa era ancora signorina; ed ora, divenuta cogli anni bisbetica, brontolona e avara, era pregiata quale perla di gran prezzo dal dottor Harding, e temuta e adorata dalle due bambine.

Ma di tutti il più semplice, il più ingenuo, il più ignaro delle cose della vita era senza dubbio il dottor Harding stesso, nei cui ceruli occhi non fluttuavano che pallidi ricordi di cose passate, o vaghe nebulosità di astruse ricerche scientifiche.

La sua giovinezza egli l’aveva trascorsa tutta