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54 Naja Tripudians


tava colle guancie accese e le mani strette in grembo, e al papà che ogni tanto sonnecchiava. Ma le ragazze lo svegliavano per rileggergli i passi più emozionanti, e poi andavano in cucina a leggerli anche a Jessie.

Ma quella crollava la testa sotto la cuffia bianca inamidata: — A me non piacciono quelle storie. Meglio leggere la Bibbia: si capisce meno, ma si sa che fa bene.

La sera che il libro fu terminato, Myosotis riprese rassegnata la sciarpa che stava ricamando per Leslie; ma Leslie tenne il libro tra le mani, quasi le dolesse separarsene.

— È strano, — sospirò essa, facendo scorrere tra le dita le nitide pagine ormai lette, — è strano che nei libri accadono tante cose!... Invece nella vita non accade mai niente.

— Perchè dici questo? — chiese la sorella maggiore volgendo su lei gli occhi teneri e inquieti. — Ti annoi, forse?

— Non so se m’annoio — rispose Leslie, pensierosa. — Non so precisamente che cosa voglia dire «annoiarsi».

— Già, — fece Myosotis, contemplando la diafana, biondissima sorellina. E seguendo il filo dei suoi pensieri dovette dirsi che, in fondo,