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Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/75

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Naja Tripudians 71


Appena ebbe salutato e, obbedendo al languido gesto dell’ammalata, si fu seduto presso a lei, disse colla voce che tremava un poco per l’emozione:

— Certo vi è stato errore. Lei aspettava il dottor Methuen.

— No, — disse Milady, con un sorriso dolcissimo, — aspettavo lei, professore. Ho molto udito parlare della sua scienza profonda, dei suoi studi sulle malattie tropicali....

— Ma come.... — balbettò il dottore stupefatto, — ella avrebbe forse....

— No, no, — rise la bella dama, — io non ho nè il colera asiatico nè il piede di Madura. Ma trovo che anche nei piccoli malanni è da preferirsi un vero scienziato, un erudito, al medico modernista e ciarlatanesco che si serve dei suoi malati per fare degli esperimenti più o meno brillanti....

Il dottor Harding tossì, modestamente, colla mano davanti alla bocca; indi avvicinò la sua seggiola al divano della paziente. Era riconfortato; a suo agio; sicuro di sè. Evidentemente si trovava di fronte a una donna veramente superiore.

— Vediamo, signora, — disse, prendendole