Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/216

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204 annie vivanti


XIV.

Il Ministro episcopale di Maylands, il reverendo Ambrogio Yule, era nel suo studio intento a scrivere l’articolo mensile per la «Northern Ecclesiastical Review.» Il soggetto lo interessava: «Le Nostre Domeniche Peccaminose.» Pensieri e parole gli scorrevano facili; condannava con focosa penna le conversazioni frivole, l’assenza dalla chiesa, la frequentazione dei cinematografi e, in generale, il contegno festivo deplorevole dell’anglosassone gioventù.

Scriveva rapido e fluente nella bella calligrafia nitida di cui assai si compiaceva.

Un bussar lieve alla porta l’interruppe.

«Cosa c’è?» chiese, non senza un’ombra di impazienza.

«C’è una signora che desidera parlarle,» disse Parrot, la cameriera, affacciata all’uscio.

«Una signora? Chi è? Tutti dovrebbero sapere che oggi non ricevo.»