Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/50

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38 annie vivanti

striscia di celeste vivo sotto ogni ala. Notai anche che le ali avevano una forma curiosa; non erano diritte come quelle di tutti gli aeroplani che ho veduto, bensì si curvavano all’indietro come le ali degli uccelli.

Tutti guardavano in su e Mirella esclamò: «Com’è bello! pare uno scarabeo bianco! E vedete quelle striscie azzurre sotto le ali?...»

Allora accadde una cosa straordinaria. Fritz che stava seduto un po’ discosto da noi leggendo un giornale, scattò in piedi. Egli è miope e, nel balzo che fece, gli occhiali gli caddero dal naso sull’erba. Allora si pose a gridare come un forsennato: «I miei occhiali, i miei occhiali!» E pestava i piedi; pareva impazzito. Per colmo, ecco Frida che si precipita a cercarglieli come se fosse la sua serva. Fritz gridava ancora: «Come ha detto — come ha detto? Uno scarabeo bianco?... con striscie azzurre sotto l’ali?...» e Frida guardando in su diceva: «Ja! ja! ja!» Parevano due pazzi.

L’aeroplano passò ronzando e sparve. Lulù s’era levata in piedi; era pallidissima. Subito dispose che tornassimo a casa; e per tutta la strada non aprì bocca.

Fu mentre attraversavamo Luzaine che c’imbattemmo in Florian. Era a cavallo e ricordai