Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/82

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70 annie vivanti

«Sì... sì... andiamo...» balbettò Luisa. «Ma chi ci porterà la roba?...»

«Che roba? Ma cosa dici?» gridò Chérie. «Non possiamo prender nulla — nulla, Lulù! — Per amor di Dio, andiamo!»

«Ma.... i denari?...»

«Fa presto!» gridò Chérie.

«Fa presto!» strillò anche Mirella battendo i denti.

«Ma come possiamo...» balbettò Luisa, toccandosi con mano tremula la gonna di trine, «come possiamo andare per il mondo vestite così?»

«Non importa — non importa — andiamo! Facciamo presto! mio Dio! facciamo presto!...»

Ma Luisa sembrava paralizzata e impietrita dal terrore.

«Adesso verranno... verranno,» mormorava fissando con occhi folli la finestra frantumata. Le pareva che nell’oscurità di fuori pulsassero e tuonassero le tremende parole di Florian: «Oltraggio, violenza e strage.... oltraggio, violenza e strage.»

D’improvviso un gigantesco fascio di fiamme si alzò nel cielo, illuminando la stanza d’un fantastico bagliore. Quindi un’immane esplosione scosse la casa fino alle fondamenta.