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vae victis! | 69 |
amore. Frida talvolta ammetteva che vi era qualche altro tedesco all’infuori di queste due categorie. Vi erano dei poeti, per esempio, ma questi erano già quasi tutti morti; vi erano delle buone madri di famiglia, che facevano una conserva chiamata Konfitür; vi erano dei camerieri d’albergo che andavano all’estero.... Ma certamente, pensò Mirella, i tedeschi che volevano entrare nel Belgio questa sera erano i Tenenti e i Professori....
Mirella si annidò più comodamente nei soffici cuscini e si addormentò. Sognò che erano proprio arrivati, che erano molto amabili e che ammiravano molto il suo vestito rosa.
Un rombo assordante la destò — uno scoppio immane con uno scrosciar di travi rotte e di vetri frantumati.
Mirella balzò dal letto, e subito un lampo l’acciecò, un altro rombo riempì l’aria.
Pareva che crollasse il mondo.
«Mirella!!» Le braccia di sua madre erano intorno a lei, e Chérie si aggrappava ad entrambe.
«Andiamo via — andiamo via subito!» gridò Chérie. «Cercheremo rifugio dal Borgomastro... dal Parroco... Non stiamo qui, non stiamo qui, sole!»