Pagina:Vocabolario degli accademici della crusca 1623 - A.djvu/40

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. ,:1,,C . _ 1 _ · ..11.:: 11.,- » [ -- lzeeétáo l`cn£aniuno.intentallodi ¤empo.co· ‘ 'uimpnàmmmá ¤cud<=á¤ů1ámůd!otnam·fi£·nŕ1p, in Degli- . _: minci la · em wlái ;«`a`li.T‘ ·1 » · ' '1 JFC1 ¢‘-¤¤ . ·1 2 ¢1’·1€¢0D¥-1 .• QQQQMQ Q1 rr i ;, ACC erro.- Açcettç_t1ole1caro.§ra¤o,1,ar.«c¢¢p:u:, gmx;. An, - r1i`eroledo¤ucf·.B n.9- r. Vn: parola molte volge} peracci. 1 · g nor.·Van1g•.ognigente1- che inlu crede .et¢me. eadopera giu. dente, non chç¢xpropoli¤o,l¥ha1s;perato. Pett. imi ag, Sl , 5 : itlzia . a uièaccettan - Pafll car-rig, Cheñilwperelueeifer , chcraltroacctdettrenol driloma. Prendeli oItr'a ciòpct A j ‘ meritoriçdaDio_ctc¤ettc·egfo¥e-—lvi-V.·g-99. Huomo pro. edi , calo repentino di mal-Btuá · lin- ·« £¤cc·1ptrod.n- 7- ' _g ŕ gr.1nd’1in'1mo?aceetto nel cofpettpi del-fratello lor Srgnore ., E 1 ptòafenza alcuna &bbrc,oal¤ro accidente, moriuano. E. n. I _ è' A ç Q xy: '17 A ne ..Acguieta1[c- Lat. Adare .,F11oc. 5. ny. Ma ner. _3 7. 1 1. In quel medefimo accidente cadde · che prum era ca- _ _ $ cano acchetnte il lor libidinofo uolorevilquale aceherato . ec. duto Pafquxno. 1 _ . _ È _ 1 _ `. - g ' Bocc- rl 7.9. Venuto il giorno.- e alquanto la tcmpelìa acchctata. A c ci D/I A - ·Vn de‘ peccati mortali: cd è £tlhdio,con cedro del ., j _—Ac: c um TA r 0 .ádd· lat-kiara: , quicwá Vit- s. Giouamb..L1 . . 1..1:- mdb-p·3r·;:é dgádia · Cr. anláài il;/laetttua· Corte è umaac e tata - - . 1 'JCCI iaè ami` hz` ia,. 2 ua 'amimo ’ uomo in

2A c c1-rt A P 1- A ma - Pi gliareìmprourtifxmcxmtc, c con inganno. wml modo, che nulla gli piacedi ingr
eperciòlaccidia impor-

·C:1rpire;.~cogliere,incoglicrel- Lat. Op/vimm. Ber.©rl.Fát vm l ta alcun tedio. Giard. Confol. Accxdiaèmadre dC'll1Zj ,_e 2 “ volpe alle volteil gattone, Quando vuole acchiappare vna 1 n1atr1¤n:t delle virtudi. Tratt- P. mort.- Accidia è vna trnh- ' cornacchia . · r _ · . “ ‘ ziadéila mente- la oualca ana lfanimo , si chealla perlona — A C CH In D Ef B . Chiedere,ricl1icdere..Lat. qyhgimre. M. V. l non gli uienvoloiita , ma Èñlrincreke di ben fare .' Collaz- S- , “ lib.9-5 Niofegucndo guello,che Natura, per [uo ricriamen· ` lfad- Aácidia,cioèlwGetá|1¢d:,è tedio dicuofe . Fáloc- Guarda-; ·· __ to, acc KB C- , ' il C C, C 'arumo ‘acci " non I,OCC1] i, ;1_u e in cn Ieri Ac c 1-1 1 N A RB. V. ·A. Vmiliare,rcnde1·c vmile . La:. compri- luole altrui mettere molti lconei , eper}i:on[eguen1call?opera— , , ‘ mm, dçgrimrw., Rim. Ant. P. N. Sua valenza m’acchina , E Z10!11 · FU-1 £1gl1h¤¤mll1ìm¤Uie,emifcri di cu¤re,¤ pigri ñ' “ fammi ermo Rare . · f In iignilic. neut. pafiì vmiliarfi , cede.- ; lor ben.1;laqual colà in Signori, neinalcnnò nln-n , tono in V re. Iat.e¢d¤r¤- rawdm . Amm. Am. Non è vinto.mavin· ‘ alcuna manicradaconůntire. Dan. Purg,1 mvedine due,. , · ce,chi alli 1'uoi s’acchina. ` ' ` · l Allaccidia venir dando di rriorfo - But. Accidia è trillizia , 0 À · A C C .11 1 v D B R E- VL A. Chiudere, racchiudere . Lat. stand:. ‘ uero rmcrel`ciment0,- 0 uero lentezz-1.‘ì¤1&lilide.rare, 0 ueroac- - . W ·*0'W[¢4d¢'rB· Tauol. dicci'. Noi liamo rami , che [imi li pg., j · qtulhircdofommg bene, _ - _ · · L . temo tolto acchiuderc , non ci C0l1llCl'l`5. giuari combattere a si A C I D I A T 0 · Accidiolo , pico d’accidia . Lat- atediofr-r , dv. « . A poca gente: Vit. S. Pad. Vedendo cong i occhi ñtoi-lal`ua..· .ů'“"¢(·‘.-@8**- Fr- lac- T- Irèu hiperbi inliunima, Con inuidia `È motrlte pcccar con vnialtro auoltero , acchiulo d’una grande acctdiau . t trili-izia.,non.dillelo1· nulla [cioè comprefo] Lat. carrrprw. J A G Cl D I 0 S 0 - Pien d'accidia . lat. ¤¢¤di¢«,r, d•fdiuju,udio 1 A G C t A,. .Liti0,lì0ppJ.c2ìpeccltio,ocana ra filata.- . Lat. aia. ajìñur . Dan- Inf: c- 7- Pitti nel lim0,di0on (\‘lii’iill|l!1l10»N€l— ` ` Ftxtnc. Sacch. tim. Ché giammai fulo doccia non filò . b. l’acr dolce, che dal Sol skrllegra , Port-ando dentro accidiofo c " . 1 69- Non ti metteranno in diiputare, o dilcutere quanta ñimmo . Lab. n. 1 yp.Q_uanrogueltaperuerll1molritu<iin,e,.> nere li voglia a cuocere vna matalla d’accia . Laica . Rime,-. ia geloůi mrohr , ambizioů ,muidiofa , accidiolà .\ Caunlc. L E vuo'mandare il tuo parere attorno , Sopml.1 feta , e non co- Med. del cuore . Vn (anto Padre ad vn monaco molto accidio- nolci l’accia'. , - lo, e malinconico, ec- dille corale elemplo. A C CI A B A T T A R B . Far che che lia alla groll`.1 ,e(cnza dili- A C C10 LI A R E . Cucireinlieanelepalpebte agli uccelli di rn- ~g::nzia , tolta la metafor.1 dal ciabattino . Latin- rmjjiw ogm . pina ·per2d<iimc1ì‘ic-'zrgli - Lat. palprémr wu/rima Onde Dan. But. Cioè le alquanto lo fcriuer mio, e‘l modo del dire abbor. Purg. 13. (Ibla tutti vn fil di ferro il ciglio fora , E cuce si , co- « ' r:1,cioè açciabatt.a,e non dice cosi ordinato , come altroue,-, me a fparuier lcluaggio Si la , pcrocchè quoto non dimora · 1 ` ` ne cosi appunto . ( In quelto.(ignili.`dic1amo anche Aaron- . Com- E però [ono accigliati conunlil di ferro. tutti al modo, ` · A it A CCLARB, c A ccr A RPARE. cheáaccigliano gli vccellidirapi11a,qt1ando daprimal`on..•, CCIACCARB. V. AMMAQCARE. pre . ( " , V , ÀCCI A CCO; V. 5 v 1¤ E RC u 1 B v0 1. B. A CC!0 LI A'1'0. Add.L padxárar I·¤6m.rmzp«r¤:.Cr. [Q,‘|_7, _ A C C IA I 0 . Ferro rañiniato . Lat. t/ulzb: . Gr. x·iAv¢r . G. V. 1:.. Inqueliofpazio li tengono colombi, e tortole ,alcuni ac- ` 9. 9. 3. E la detta corona li da in Melano , cdè di fino acciaio cecati,oue1·o alcuni, chelxcno accigliati · ( E A CC10 LIA- ŕorbito a lpada , fatto a forma·d’1u1a ghirlanda d’Allo1·o . N. _ 'r 0 di chiperira, accidia , malinconia -penfie1·0 , o [degno , 1¤r· zo- 3- Vna Qragnuola venne,che parea cappelli d’accìaio- tienell cig io ballo , Lat. mjii-1. rruvgienru-gfìmre urna . Agn. p Bocc. n. LLV‘7’ Fatto con la pietra , e con Pacciaio , che (eco Pamh Vnadonnalieta femprelarà più bella, che quando lara portato aueua , vn po’di lìtoco - Qui chiama acciaio il fucile, accigliata - M , ' alq_u.1lcdicia111oancl1eAcctA1v01.o,perch'èfa1tod'ac, ìÀCClGNBR$I· Vedi decmro. ; - ciano: . . - · ` .AcCtNC1c1·tARE·Ve `svccmro. - ` ACCIAIVO L0. Vedi ACCIAIO. ACc11~1_c10NAT0. Vedi s0BBAt.c0LATO- A C CI A P Pl N A I; B . Aditarli , lcot·1·ubbi:n·li . Lat. Imizgnm A C C 1 N T0. Cinto intorno di che che iiago grembiule, o altro. _ Varch- Ercol. Qrnndo acciappin;u1o,o per paura, o per illiz· Lat-Pt¢=i¤¢‘?'¤ - Càual- med-cuor. Vuole auer com a«niliñ1o’ . ' za,dimenano tolto tollole labbra. Rerui , anzi . che piu è . dice , che gli farà ledere, edpegnii, acciny · _ ACCIARPABB- Vedi ACCIABATTARE. to,kn1iráloro- Med.arb.cr.Q_uandoi iedide’pcic;1tori.e A C Cl D 11 N T A 1. B . Che viene per accidente . I.at. amdmm· del fuo traditore,il Redi gloria . accinto dim lenzoletroede- ha ._ Bocc. 11. so. 1. Io non sò $,10 mi dica , ch'e’lia accidental uotillimamente , econ inolto lludio · e (ollecitudine - gli lauò. . · , l v1z1o,c per maluagità di collumi, né' mortali foprauuenuto E Vale ancora AC C 1 N T 0 . quello , chenoi diremmo , pre-. · fe pure ,ec. G. V- 1. 1 . 1;;. E l·`u ftuio ,e valeut’hu0mo di [enti 0 , acconcio ,in punto, e:1ppaŕecd1iato`aoperare.,• · Latin. ‘ naturale,cd'accidenrale. Cr. 9. 13. 1- Di fopra è nato det- pr¤mpr~#,P¤r¤v¢¤,/·'¤,4‘¤· ( Bdiquiaccignerfi- I,at.¤¤¢ì¤g¤r¤, 1 ` tic-Selle inázrmità naturali de’ caualli ,0ra iilèguita il trattato A P çwigr- Onde il Bembo · Accmgeteut dunque £\il.'.'lk2, im- . 1° eacct mat. _ pr L,. _ 1 — , A c ct D E bl T AL M 11 N T rs . Per accidente, cafualmcnte - Lat. A C CI 0CCH B - Congiunzion denotxmtela cagionc,e’l lin,.} amdemahttr . Gr. ¢u‘uCsCm;,S·ra;. Cr. 1.. ;6- 1. La terra , cc. è della Coů , añn che · Laŕ·‘vì· Bocc- n. iz.}- E perciò, accioc- fredda , e lecca naturalmente , ma accidentalmente riceu;,- chè egli rxiunafofpezion prendèlfe. ccrriilealtzŕanñnoñnd C " T mutaniento . Com. Putg. z 1 - Ne che lia nuouo , 0 acciden tal- ' lui ŕauellando · E ¤· 1 v· 3 7- Acciocchè più auanti non pmefle le mentedinuouo veduto - Palladz Ri.(ca1da,e rifecca il corpo, il Prenze venire. Pali c- 98- Acciò dunque, che peri¤noranza e conilipa accidentalmente il ventre . · non lifculino . Dan. Inli 15 . Perclfio Jicñŕ e l ' W A c CI D iz N ra . @e11o che or fi truoua , or non fi ritruoua... attento";MipoTi'ldiñ>1u dal mento il Èion; 132.15 M ` nel fubbiettofenza corruzion di elfo . lat. mzdw . Gr. cup.- or fatta immortale , Acciocchè'l Mondo la conolica , en nie . ¢r€mr.3s . Com. Inŕl 1 o. Accidentc è colà iirana , che foprag- ` 1 Truouali ancora i.n iigniñ. di perciocchè , ma modo antico . ' : ` T giugne ad alcuna altra coft , ai come è fcritto in dialettica..- Lat- Mm, wm - N- ant- 1- 3- Dillo che molto era ůujoin pn. ` Dm. Pai-. _;. Sulianzia,e accidente, olor colìume. Boc- n- 47. r role, ma non in f-1·tti· acciocchè non auea domandato delle ,· 2. E traendso più alla natura di ll.1l;Cl1€ alkaccidentc, cominciò. mirto delle pietre.,-._£ ;1:k_§._j_o eanwo mmbyw; (-bem i _ ndeilçr collumato ,edi bella maniera . 1 Per calo , auueni- nutricato a latte dìdim , per roprio naturale , acciò;. ' memo . Lat, cafur, wmwv - Bocc. n. So. 1.:.. Racconto ciò , ·chè io vidi , che auea gli orecchi- chinari . Introdm. alle A che fattoaueua,edi1.fuo milèro accidente- E n- a1- 36. La Piglio quelialegge 1—ewmi·rxcròcltñŕ e apr em 1; , ar-, C ` ` donna di due cosi fatti accidenti , e cosi fubiti, ec- tanto lieta , ` ciocchè la fede Cr` Liam em a R<;m;_,eg qnd]; ghegcym ncnlè giunto altraèfoilemai . 1.ab.n- 4. Sopragli accidenti dòcar- ne potelie auuede - ' ' " — 1, 1 1 ° r 1 " ` . naleaxnorcominciaìapelllare- En·3·3.Per¤lcun0acciden- ACCIOTTOLA B. Vedi cr0T'1·5;Ag5; J . NV _ . erge1ì;pr;1w1em1toh,bifog11andol1 una buona quantità di datnari, A c cx 11 Co N DA B- Circondare. 1.;t.’¢mmdm, G, v, gc, . ‘

 ce, E 1;. 3Ii 1. Vn piccolo accidente, anzi lùenturuto , edegno ` - 73- 1- Pcrlaq colìi Fiorénìuno È cc1;a.a.;;;.1......1».,n. .

. ddjevoxtrelagrime;. racconterò - E ni 41- :3- Ed emlì il ma- ‘ accircondaliela tcrrain1omo,imo1·no , · ' 1 · _ _ «  ·_,~ . , r ` ,”Acct·`_- — . .-,. —:-— ~ — Xi _ . ‘— `