Pagina:Vocabolario del dialetto napolitano (Rocco 1882, A - CAN).djvu/252

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BAL — 230 – BAN


3. 9. p. 77. Zitto ca starraje buono E ballarrimmo… — Si ballarraggio. Cap. Son. 215. E le ranonchie sorzero a ballare.

Ballarinola. Ballerina. Pal. Ball. am. 1. 11. E io quanno m’attocca a guaschiare, Arronzo ballarinole, cantante ec.

Cutrettola, Motacilla alba.

Sorta di pesce, Trigla adriatica.

Ballarinolo. Ballerino.

Ballaturo. Pianerottolo, Andito con ringhiera, Ballatojo.

Ballo. Ballo. Tior. 7. 1. O faccia zumpo o ballo. Bas. Pent. 1. 8. p. 99. Paola, a chi toccava de trasire a sto ballo. E 4. ntr. p. 6. E sonato… lo ballo de Sciorenza. E 5. 3. p. 154. La notte era sciuta… a portare lo ballo de le stelle.

Ballone. Accr. di Balla. Fas. Ger. 11. 40. Nframetteno de lana no ballone.

Ballonero. Sorta di nave, forse Baleniere.

Ballottola. Donnola. Fr. belette.

Balovardo. Baluordo. Fas. Ger. 11. 64. E na montagna auzaje la frantommaglia, Meglio de balovardo, a la moraglia.

Balzamo. Balsamo. Cerl. Cronv. 1. 11. Tu mo pretienne de vennere uoglio e cocozza fraceta pe balzamo azzellente a no carrino la carrafella?

Bambù. Bastone fatta del fusto della Bambusa arundinacea.

Bammeniello. Bambino, Bambinello, e si appropria a Gesù bambino e a Maria. Del P. Laud. spir. 200. (?) Na nennella nterra è nata Che Maria s’addommanna… Bammenella aggraziatella, Io pe te voglio abbruscià. E 212. (?) Ma si tu p’esser amato Te si fatto bammeniello.

Bammino. Bambino, e si dice in particolare di Gesù bambino.

Uomo forte e bravo, per lo più di mal affare. Mandr. all. 5. 1. Doppo fatto no scampolo de suonno, Se nvarcano a no sghiffo sti bammine.

Banaggia. Imprecazione eufemica per non dire Mannaggia. Mandr. nn. 1. 15. Ferma no poco, che banaggia craje, Cap. Son. 111. Potta, è lo vero! che banaggia craje.

Banca. Banco, e si dice in particolare di quei grossi deschi di legno, dove acquajuole, mellonare, chianchiere, ostrecare, torronare, ed altri venditori, spacciano le loro merci in mezzo alle vie. Ciucc. 12. 17. Na tenna co na banca de terrone. E 20. Giove steva Assettato a la banca e despenzava. Ol. Nap. acc. 2. 61. Era sagliuto Ncopp’a na banca de li quatrettare.

Banco di notajo, scrivano, usciere, mercante. Liv. Stud. 2. 14. (?) Me sbatto le curie, li notare, li protacuolle co le banche sane sane. Tior. 1. 17. O facce… Chiù liscia de na banca de scrittorìo. Bas. Pent. 4. 8. p. 86. Sborzava monete d’argiento a la banca de lo maro. (Parla di un fiume).

Tribunale, Banco. Cort. C. e P. 5. p. 171. Creo che m’aggia fatto na quarera a la banca de Minosso. Cap. Il. 6. 40. E po penzaje de non volè fa chianca… Nè fa prociesse e fa ngrassà la banca. Bas. Pent. 3. 2. p. 272. Zitata la regina a comparire a la banca de la Parca pe pagare lo debeto a la natura. E 3. p. 289. A la banca de lo cielo.

Seggio presidenziale delle confraterie laiche e le Persone che vi seggono. Cap. Son. 84. Dapò fu resoluto da la banca Che ec. (Qui per simil).

Bancale. Di banco, e si usa anche come nome femminile. De ssi denare fammenne na bancale. Val. Mez. 2. 100. Vide ca vene manco no stromiento, N’arbarano e na polesa bancale.

Bancarella. Lo stesso che Bancarozza.

Bancariello. Bischetto, Panchetto su cui pongono i calzolai i loro ordigni da lavoro; e dicesi pure di altri simili deschi, tavole e panconi che usano le cagnacavalle ec.

Bancarotta. Lo stesso che Bancarozza. Val. Fuorf. 1. p. 176. Chiste hanno ciert’alluorge tutte fauze; Ncopp’a ste bancarotte se raccattano.

Bancarotto. Banco o Banchiere o Orefice di piccolo affare. Bas. Pent. 3. 8. p. 338. Non bastanno la tresoreria, li bacche, li bancarotte e li mercante de cammio. E 4. 7. p. 72. Essenno juta Luceta… a no bancarotto ammico sujo, venne arrivanno Troccola. (Le st. 1674 e 1679. hanno bancherotto).

Galeotto. Cort. C. e P. 5. p. 170.