Pagina:Vocabolario del dialetto napolitano (Rocco 1882, A - CAN).djvu/302

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Calantro, Calandro. Maschio della calandra.

Calantrone. Calandrone. Maschio della calandra.

Calapino. Calepino, Vocabolario. Val. Mez. 3. 28. Provita toja, dimmello, Valentino, Ca sto nomme non c’eje a calapino. Ciucc. 6. 19. Comm’a no guaglionciello… Te lo vide votà lo calapino.

Calappio. Nodo scorsojo, e fig. Trappola, Lacciuolo. La Mass. sp. 3. 6 (?) E ba ca l’ha pigliato lo calappio Sto viecchio.

Calare. Calare, Scendere, Discendere. Ciucc. 8. 44. Lo lassajeno Chiano chianillo calare nzi a nterra. E 11. 22. La nuvola… Vene, cala, se crepa. Lo Sagliem. 1. 13. Uh te, ca cala abbascio donna Giulia. E appr. Calate, signorè. Fas. Ger. 11. 43. E muorto cala.

Att. per Abbassare, Mandar giù. Cort. Cerr. 3. 33. Pecchè de fatto fujeno le botte Ch’appena le celate se calaro. Tior. 6. 9. Na funa da llà calame de stoppa. Bas. Pent. 1. 9. p. 114. Lo calaje dinto la fossa. E 3 4. p. 298. Te calarrimmo pe chella fenestra da dove sagliettero li figlie de lo rre. E 5. 7. p. 183. Calaje l’uocchie a la marina. Fas. Ger. 10. 33. Jero calate. Ciucc. 5. 7. Cala la coda. E 10. 53. S’avea fatto doje recchie… e mo co n’atto Le calava. E 13. 49. Ment’isso stea parlanno, se vedevano Calà tutte la capo e l’approbbavano. E 14. 3. Se cala, e co no capo de sguinzaglio Se l’attacca a no pede. Cap. Son. 176. Ca primmo me la rido e po me calo.

Detto di colpi che si danno d’alto in basso. Cap. Il. 2. 61. E nchesto le calaje quatto ventose Co chillo scettro che tenea ammanese.

Calarese, oltre al proprio significato di Abbassarsi, prende un significato morale. Viol. buff. 11. Tanto se cala N’ommo d’azzò che lo jodizejo scola?

E dicesi come in ital. degli uccelli, e fig. vale Condiscendere in amore o in altro. Vedi gli es. alla v. Ciammiello. Trinch. Corr. 2. 7. (?) Chi l’avarria creduto Ca io nfra no momento me calasse ad amarlo?

Calarela a quarcuno vale Calargliela. Sorr. Ast. Cort 3. 1. (?) S’isso avesse chiù anne de lo verlascio de Capua e sapesse chiù de lo dottore Chiajese, io pure nce la calarraggio. Bas. Pent. 3. 9. p. 343. La traditora de figliama nce l’ha calata e se nn’è fojuta co lo prencepe.

Calare le brache vale Fallire. Ol. Nap. acc. 4. 25. Ma le brache calaje nzi a li tallune P’avè troppo magnato maccarune.

Calare le bele vale Ammainar le vele. Bas. Pent 3. 2. p. 272. Fece calare le bele e ghiettare lo vattielil a maro. E 4. 2. p. 18. Calate le bele de la vita.

Detto delle piante vale Propagginare.

Calascione Colascione. Tior. 1. 1. Sto calascione che me macco nzino. Bas. M. N. 9. p. 340. Lo calascione rre de li stromiente. Cap. Son. 190. Tu co sso calascione arrepezzato.

Mettere a calascione vale Porre in non cale, in dimenticanza. Rocc. Desc. pred. 67. (?) E mette a calascione no sacco de buone afficie.

Iresenne a calascione dicesi di cose che vanno perdute senza alcun utile per sè e con disonesto lucro per altri.

Calata. Calata, Discesa. Cap. Il. 7. 39. A la primma calata Jace saglì, chillo de Telamone. Fas. Ger. 18. 50. E a la bella calata se nfrapone.

Incurvamento della persona. Stigl. En. 6. 55. Ogne parente Le spalle a la catasta revotanno, Nce mette fuoco, e fatta na calata, Leverenza le fa co n’appozata.

E anche del solo capo in segno di acconsentimento o saluto. Bas. Pent. 2. 1. p. 164. Appe calate de capo e basate de mano.

Strada in pendio, Sdrucciolo.

Calata de funa vale Tratto di corda. Bas. Pent. 5. 7. p. 182. Fare cambio de… scalate de finestra co calate de funa. (Così le st 1674 e 1679; Porc. ha colate).

Spinta che si dà prima colle mani e poi anche coi piedi sulle spalle di un uomo che è in mare per tuffarlo sotto l’acqua. Fas. Ger. 15. 58. A chi va nnante e dà meglio calate.

Calatella. Dim di Calata.

Calateo. Galateo. Ciucc. 3. 16. Addove