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148 Proverbi sul cavallo

honche heila, ed è giustissimo. Il cavallo di buona razza, e che è ben conformato, riunisce in sè tutti i requisiti per prestar un ottimo servizio; e siccome nei vari bisogni in cui può essere adoperato, non risente dolore in alcuno de’ suoi arti, in alcuna sua parte, così compie l’ufficio suo, ed è senza malizia.

40. Il cavallo tanto va quanto vale, e viceversa:

Il cavallo tanto vale quanto va.

Il miglior criterio per giudicare della bontà di un cavallo, lo si ha deducendolo dalla velocità delle sue andature. Il cavallo corridore, in qualsiasi condizione, di qualunque conformazione e di qualsiasi razza, desta sempre meraviglia e simpatia; il di lui possesso è sempre ambito e quindi il valore suole ordinariamente basarsi sul pregio che maggiormente colpisce gli occhi e la mente del pubblico. Anche applicato al cavallo da tiro pesante, o ad altro lavoro, sta pur sempre la giustezza del criterio secondo il quale l’attitudine a durar lungamente nel servizio, costituisce un pregio di alta importanza.

41. In guardia contro cavallo in guardia.

Dicesi che il cavallo sta in guardia, quando essendo sulla posta, porta innanzi permanentemente una delle estremità anteriori. Questo è indizio sicuro di malessere locale, di dolore dell’arto spostato in avanti, che il cavallo cerca sottrarre al peso del corpo; le zoppicature, le quali pel cavaliere hanno la massima importanza, sono per lo più conseguenza di questo malessere. Quindi ben giustamente il proverbio ammonisce di star in guardia contro cavalli che presentino un tale difetto. Volgarmente si