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Alimentazione. 17

trizione è opera anticaritatevole ed insana, e che avrà per conseguenza il rapido deperimento dell’animale, il sorgere di malattie e la morte.

41. Lesto a mangiare, lesto a lavorare.

È proprio dei cavalli vecchi, logori, e malaticci il mangiar lentamente; il cavallo sano invece a grandi boccate divora la sua razione di avena ed in quell’istante ha gli occhi scintillanti dal piacere e par che dica al suo signore: a momenti sono all’ordine. Il proverbio vale il più bell’elogio che si possa fare ad un cavallo egregio e svelto mangiatore.

42. L’occhio del padrone ingrassa il cavallo, ed anche:

Ciò che ingrassa il cavallo è l’attenzione Di chi il governa e l’occhio del padrone, ed i tedeschi:

Des Herrn Auge macht das Pferd fett, ed i latini:

Oculus domini saginat equum.

Vale a significare che non bisogna troppo fidarsi dei palafrenieri. In senso traslato ci insegna che bisogna badar da sè ai fatti propri; riveder spesso e con diligenza le cose proprie per ben conservarle. Presso i Romani era obbligo del censore di togliere il cavallo a quel cavaliere che non ne avesse molta cura. Narra Aulo Gellio, come i censori Scipione Nasica e Mario Pompilio, facendo il censimento dei cavalieri, videro un cavallo mal governato, macilento, mentre il cavaliere era in floridissimo stato di salute e ben pasciuto. Domandatane spiegazione, il cavaliere rispose: Gli è che al cavallo pensa Stazio mio servo, ed io mi go-