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L’espressione di fugace curiosità che aveva animato il volto di Ben Hur scomparve.
— «Vi sono creature» — osservò amaramente, — «che non hanno bisogno di preoccuparsi del loro avvenire.» —
— «Allora preferite visitare i templi?» —
— «I templi sono Greci, nevvero?»
— «Li chiamano Greci» —
— «Gli Elleni erano in arte maestri del bello, ma nell’architettura essi sacrificarono la varietà alla rigidità della linea. I loro templi si rassomigliano tutti. Come chiamate la fontana?» —
— «Castalia.» —
— «Ah! la sua fama è universale. Andiamo colà.» —
Malluch il quale osservava il suo compagno lungo il cammino, s’accorse ch’egli s’era fatto mesto e distratto. Non guardava le persone che gli passavano vicino e mostra vasi indifferente alle meraviglie che gli sorgevano d’intorno; camminava silenzioso, rannuvolato, a passo lento.
Il fatto si è che la vista di Messala lo perseguitava evocando dolorose memorie. Gli pareva che sole poche ore fossero trascorse dacchè egli era stato strappato dalle braccia della madre ed i suggelli eran stati apposti alla casa paterna. Ripensava ai sogni di vendetta maturati durante i lunghi anni passati nella galera, e che avevano per oggetto principale appunto quel Messala. Poteva esservi misericordia per Grato, ma per Messala, mai! E per raffermarsi nella sua risoluzione egli soleva ripetere a se stesso: — «Chi ci additò ai persecutori? e, quando implorai soccorso, e non per me, chi mi abbandonò sogghignando?» — Sempre il sogno terminava colle stessa terribile invocazione: — «Il giorno ch’io m’imbatterò in lui, Dio dei miei padri, aiutami a compiere adeguata vendetta!» —
E l’incontro era prossimo, imminente.
Forse s’egli avesse ritrovato Messala povero ed infelice, i suoi sentimenti sarebbero stati diversi; ma così non era. Lo ritrovava più prosperoso che mai, e più che mai insolente nella sua prosperità.
Così avvenne che mentre Malluch lo credeva distratto egli stava invece pensando in qual modo avrebbe avuto luogo l’agognato incontro ed a quali mezzi egli ricorrerebbe per renderlo memorabile.
Si diressero poco dopo verso un viale di quercie ove il pubblico andava e veniva in gruppi di pedoni di cavalieri, e di donne in lettighe portate da schiavi, e dove, di tempo in