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Di lì a poco sopraggiunse Samballat.
— «Vengo or ora dagli stalli, o sceicco,» — egli disse facendo un inchino grave, ad Ilderim, il quale si lisciava la barba nervosamente, e lo osservava con sguardo interrogativo. — «I cavalli sono in perfetto stato.» —
Ilderim rispose semplicemente: — «Se sono battuti, prego Iddio che lo siano da qualchedun’altro e non da Messala.» —
Volgendosi a Simonide, ed estraendo una tavoletta, Samballat proseguì: — Ti porto qualche cosa che ti interesserà. Ti ricorderai che, quando ieri sera ti recai la scrittura della prima scommessa, ti dissi che ne avevo lasciata un’altra sul tavolo del Palazzo, la quale, se, accettata, doveva venirmi consegnata prima della corsa. Eccola.» —
Simonide prese la tavoletta e lesse attentamente l’annotazione.
— «Lo so» — egli disse. — «Un loro emissario venne oggi da me chiedendo se tu fossi accreditato per una tal somma presso di me. Conserva bene la tavoletta. Se perdi, sai dove prendere il denaro; se vinci...» — le sue ciglia si corrugarono con una espressione di grande risolutezza — «se vinci, amico, bada, che nessuno ti sfugga, che paghino fino all’ultimo siclo. Questo si è quanto farebbero gli altri con noi.» —
— «Fidati in me.» — disse il fornitore.
— «Non vuoi sederti presso di noi?» — chiese Simonide.
— «Ti ringrazio» — rispose l’altro, — «ma se lascio il Console, chi frenerà i bollori della giovine Roma, là in fondo? La pace sia con te, e con voi tutti» —
Alcuni squilli di tromba risuonarono nel circo, annunciando la ripresa dello spettacolo, e chiamando gli assenti ai loro posti. Allo stesso tempo alcuni inservienti apparvero nell’arena, e arrampicandosi sopra il muro di divisione, infissero sopra i pali vicino alla meta occidentale sette sfere di legno indorato; poi, ritornando alla prima meta, vi misero altrettanti pezzi di legno scolpiti in forma di delfino.
— «Che cosa fanno con le sfere ed i pesci, o sceicco?» — chiese Balthasar.
— «Non hai mai assistito ad una corsa?» —
— «Mai.» —
— «Ebbene, essi servono per contare il numero dei giri; alla fine di ogni giro, una palla ed un pesce verranno tolti.» —