Vai al contenuto

Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/107

Da Wikisource.

94

ter divenire infelice per sempre, se non le riusciva fuggir da questo palazzo.” “E tu con fondamento sì frivolo, e sull’asserzione d’una scioccherella ti sei posto in cimento di provocare il mio sdegno?” “Io non temo lo sdegno d’alcun uomo, disse Teodoro, quando si tratta di prestare aiuto ad una donna che a me s’affida.”


Fa d’uopo avvertire che nel tempo di tal esame Matilda erasi dalle sue stanze insiem con Bianca partita per andare all’appartamento d’Ippolita, e dovea traversare un andito fatto di legname con delle grate dalle quali si guardava nel salone, dove sedea Manfredi in tribunale. Udita Matilda la voce del padre, e vedendo i servi tutti intorno a lui adunatì, fermossi ad una grata per ascoltare, e si erano gli occhj suoi fissaati sul prigioniero, sentendosi commuovere in suo favore per la di lui fermezza nel replicare, e più ancora per la bravura dimostrata nel dar l’ultima risposta, colla quale