Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/108

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erasi dichiarato pronto a sacrificar la vita in difesa delle donne. Osservò la di lui figura nobile e preveniente in suo favore, ma soprattutto le ne piacque il contegno. “Giusto cielo!” disse a Bianca, parlandole all’orecchio, “e non vi par quel giovine rassomigliantissimo al ritratto di Alfonso ch’è in galleria?”... ma non proseguì, per ascoltar meglio suo padre il quale, alzando sempre più la voce, diceva al villanello: “cotesta tua arditezza sopravanza ogni precedente insolenza... sì, tu proverai gli effetti dell’ira mia che ardisci prendere a scherno... Olà si arresti, e sia legato costui,” continovò Manfredi: “la prima nuova che udirà la principessa del suo campione sia la di lui morte.” Teodoro coraggiosamente soggiunse: “La crudeltà che tu dimostri verso di me, o principe ingiusto, convincemi abbastanza d’aver io fatta una buon’azione, liberando la principessa dalle mani d’un tiranno; sia pur essa felice, e di me avvenga ciò che alla sorte piace ed a te.” “Costui