Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/178

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con voce bassa ed interrotta le seguenti parole:

“ Quando si trovi un elmo il qual somigli
   A questa spada in giusta proporzione,
   Tua figlia cinta fia da gran periglj:
   Della stirpe d’Alfonso può un campione
   Salvarla, ed acquetar del prence l’alma
   Errante invendicata, e ſenza calma.”

“Ebbene!” disse Teodoro alquanto irato, “quale arcano mai si ritrova in questi versi che possa tanto affliggere le principesse? Voi non dovevate, signor marchese, atterrirle colla vostra misteriosa ripugnanza, e con sì frivolo fondamento.” “Giovinetto,” risposegli Federigo, “la vostra riflessione è alquanto ìncivile, e sebbene la sorte vi abbia favorito una volta”... “Deh! caro padre,” interruppe Isabella, inquieta per la collera che ben si accorse, esser nata in Teodoro dal di lui amore per Matilda, “non vi lasciate turbare dalle osservazioni di questo giovine, il quale finalmente altro non essendo che figliuolo d’un contadino, le ha