Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/18

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in persona di ciò che poteva dar motivo a sì strana confusione. Matilda rimase a prestar soccorso alla madre, come pure Isabella non partissi per la stessa causa, ed affine di non mostrarsi troppo impaziente in riguardo allo sposo per cui, a dir vero, avea essa concepito ben poco amore.


Il primo oggetto presentatosi alla vista di Manfredi, sorprendendolo fortemente, fu buon numero de’ suoi di casa i quali sforzavansi di sollevar da terra qualche cosa che sembravagli una montagna di nere piume, ed in quella affissatosi, dubbioso di ciò che vedea, gridò bruscamente: “che fate là? Dov’è il mio figlio?”. Molte voci in un tratto risposero: “ah signore!... il principe!... il principe!... l’elmo!... l’elmo!”... Commosso dal suon doglioso con cui proferivansi tali accenti, e temendo, senza saper di che, si fece frettolosamente innanzi, ed oh! tragica vista per un padre! rimirò il figlio schiacciato, e quasi sepolto sotto un elmo