Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/212

Da Wikisource.

199

Matilda... deh, santo religioso, pregate per lei!” “Ogni cuor buono pregherà per la medesima,” esclamò Teodoro con enfasi di tenerezza... “Taci, giovane imprudente,” dissegli il P. Girolamo;” “e voi, ottima principessa, rassegnatevi a’ supremi voleri. Iddio dà, Iddio toglie... benedite il suo santo nome, e piegate la fronte a’ suoi decreti.” “Lo fo con tutto il cuore,” soggiunse Ippolita; “ma posso io sperar la salvezza dell’unico mio conforto?... dovrà forse perire anche Matilda?... altra cagione però a voi mi ha condotta in questo momento: son venuta... piacciavi d’allontanare il vostro figliuolo, poichè nessuno, se non voi, ascoltar deve ciò ch’io sono per dire.” “Voglia il cielo accordarvi ogni grazia, benigna principessa,” dissele Teodoro, scostandosi; “ma un’occhiata del padre gl’impose silenzio, e lo fe’ partire.


Quindi, Ippolita narrò al religioso lo spediente da lei suggerito a Manfredi, e come