Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/218

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lamo, “osserva questo miracolo: ciò significa che il sangue d’Alfonso gronda a goccia a goccia, sdegnando di mischiarsi col tuo.” “Deh, amato consorte!” soggiunse Ippolita, “rassegnatevi a’ celesti voleri; non pensate già che, essendo stata io sinora moglie obbediente, voglia ribellarmi dalla vostra autorità; io non ho altro volere, se non quello che può esser conforme al voler della chiesa ed al vostro; ricorriamo al santo suo tribunale, giacchè non possiam da noi stessi sciogliere i sacri vincoli da cui siamo ambedue stretti. Se la chiesa approverà il discioglimento del nostro matrimonio, sia pure... mi restan pochi anni da vivere, e son quegli appunto della ritiratezza e dell’umiliazione. E come potrò io spender meglio la vita, che pregando appiè di questo altare per la salvezza vostra e di Matilda?”... “Ma frattanto voi non dovete rimaner quì,” replicò Manfredi; “ritornate meco al castello, e là consulteremo insieme come debba compirsi la nostra separazione... non deve