Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/33

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comunque di me il fato disponga, la di lui memoria mi sarà sempre cara, e rispetterò al pari de’ miei genitori e Vostra Altezza, e la virtuosa Ippolita.”... “Malvenga ad Ippolita,” gridò Manfredi, “scordatevi di lei in questo momento, siccome io me ne scordo: per dir breve, voi avete perduto uno sposo non proporzionato a’ vostri meriti ai quali, rendendo io più giustizia, invece di quell’infermo ragazzo vi darò un marito di bella età, il quale saprà meglio apprezzare la beltà vostra, e potrà da voi aspettar numerosa progenie.”... “Ah signore!” disse Isabella, “sono talmente sopraffatta dalla recente catastrofe, accaduta nella vostra famiglia, che ora pensar non posso a nuovi legami; se la buona sorte mi rendesse il padre, ed a lui piacesse di ciò comandarmi, mi rassegnerei ubbidiente al suo volere, come appunto feci allorquando promisi la mano al figlio vostro; ma sintantochè egli non torni, permettetemi di rimanere ospite presso di voi, e d’impiegare i miei tristi giorni