Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/68

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sconnesse relazioni datele dai servitori; e si dilungò particolarmente intorno alla gamba ed il piè di figura gigantesca da essi veduti nello stanzone contiguo alla galleria. Quest’ultima circostanza avea per modo spaventata Bianca, che fu al sommo gioiosa nell’udire, non volersi Matilda coricare per quella notte, ma aver intenzione d’aspettar vegliando che la principessa madre si alzasse da letto.


Stavasi Matilda ruminando la fuga d’Isabella ed il pessimo trattamento usato da Manfredi verso la genitrice, e ragionando con Bianca le disse: “qual mai urgente affare può aver mio padre col cappellano! Vuol’egli forse far seppellire il mio fratello privatamente nella cappella!” “Oh signora!” replicò Bianca, “quanto vale ch’io l’indovino? ecco le mie congetture: siccome voi siete rimasta erede universale, il vostro genitore è impaziente di maritarvi, poichè avendo sempre ardentemente desi-