Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/98

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me, nè abusar della religione per servire a folli peccaminose condiscendenze. Qual insensata lusinga è mai questa! La prosperità del tuo stato dipende, dici tu, dall’aver figliuoli; ma osserva, osserva come il cielo si prende a scherno i ciechi umani disegni. Ieri al cominciar del giorno niuna casa era sì potente e sì florida come quella di Manfredi: allegrie, pompe, il matrimonio d’un figlio... e dov’è ora Corrado?... ah! signore! quanto mi consolano le lagrime che ora versate! spargetele pure... spargetele, o principe, in larga copia! avran queste più forza d’implorarvi dal cielo il ben essere de’ vostri sudditi di quel che possa averlo un matrimonio cui è base o l’interesse, o la concupiscenza. Lo scettro passato dalla linea di Alfonso nella vostra non potrà mai esserci conservato da un marital nodo, a cui la chiesa non presterà in verun modo il suo consentimento. Se la volontà eterna dell’Altissimo ha decretato che la prosapia di Manfredi finisca, piegate con rassegnazione la