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212 quando il dormente si sveglierà


Il momentaneo imbarazzo della giovanetta si dissipò, ed ella alzò gli occhi su Graham con indifferenza:

— Fu una cosa meravigliosa, — disse, e dopo un momento d’esitazione continuò un po’ forzatamente: — Tutto questo popolo sarebbe morto per voi, Sire.... Un numero straordinario di persone sono infatti morte per voi, quella sera!

Il suo volto si fece raggiante e gettò una rapida occhiata intorno per assicurarsi che nessuno l’avrebbe sentita, ma in quel momento, a poca distanza da loro, comparve Lincoln nella galleria, che aprendosi un passaggio tra la folla s’avvicinava ad essi. Appena la fanciulla lo vide si volse a Graham con una strana espressione, assumendo ad un tratto un’aria confidenziale e intima.

— Sire, — disse vivamente, — io non posso dirvi nulla in questo momento, ma il popolo è infelice, è oppresso.... governato male. Non dimenticate il popolo che ha affrontato la morte.... la morte per la vostra vita....

— Io non so niente..... — cominciava a dir Graham.

— Non vi posso dir di più.

Frattanto Lincoln s’avvicinava: egli s’inchinò in atto di scusa dinanzi alla fanciulla.

— Trovate piacevole il nostro mondo. Sire? — domandò con lieta deferenza, mostrando con un gesto significativo l’estensione e lo splendore di quella riunione. — Comunque sia, voi lo troverete ben cambiato.

— Sì, — fece Graham, — cambiato.... E pur nonostante, dopo tutto, questo cambiamento non è forse tanto grande.