Pagina:Wells - Quando il dormente si sveglierà, 1907.djvu/292

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■283 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ Sto le sue idee oonvenziopali. Egli provò un insormontabile stringimento di cuore alla -vista di quelle piccole creature ros’ee, abbandonate là senza baci e senza carezze, e le cui deboli membra abbozzavano i loro primi movimenti ancora incerti e vaghi. Il dottore che l’accompagnava non divideva affatto i suoi sentimenti di ripugnanza. Egli dimostrava, con statistiche e senza contestazioni, che nel XIX secolo, il periodo più pericoloso per il fanciullo era quello che pas’sava fra le braccia di sua madre, e che allora la mortalità era stata più terribile. Al contrario, questa Corupaghia degli Asili non perdeva nemmeno un mezzo per cento dei milioni di fanciulli affidati alle s’Ue cure. Mai il pregiuldizio di Graham era troppo inveterato perchè potesse distruggerlo anche l’eloquenza delle cifre. In uno dei numerosi corridoi essi incontrarono una giovane coppia, vestita della solita tela bleu. Essi guardavano attraverso’ uno sportello trasparente, é ridevano, e ridevano- contemplaJndb la testa calva del loro primó nato. Graham dov’ette certamente lasciar trasparire sul suo viso la riprovazione che gli inspirava quel contegno; perchè la loro gaiezza si estinse e rimasero confusi. Ma questo piccolo incidente gli rivelò impro-Vvisamente quale abisso separava le sue abitudini di pensare e di agire da quelle del secolo nuovo. Perplesso, desolato, egli si recò al giardino^ e alla passeggiata dei piccini. Le sale di ricreazione,, infinitamente luimghe, terano vUotei; i bimbi. d’allora passavano almenO’ la notte a dormire. Mentre attraversava queste sale la sua guida gli descriveva la natura dei ’giuocattoli, sviluppati da quelli che aveva imimaiginato Froehel; il sientimentalista ispirato. C’era là qualche nutrice e qualche bambinaia, ma