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40 quando il dormente si sveglierà


in quell’istante l’uomo dalla barba bionda che ritornava verso di essi, si fermò di botto, stette per un momento in orecchi, guardò il suo superiore corrugando la fronte e rialzando le sopracciglia, quindi si slanciò precipitosamente per il passaggio a vòlta dalla parte del balcone.

Il tumulto e le grida aumentavano; l’uomio grasso si allontanò un poco per ascoltare e, mastìcando ad un tratto una bestemmia, rivolse lo sguardo- su Graham oon im’espressione ostile. Il rumore agitato di una moltitudine di voci aumentava e diminuiva: grida ed acclamazioni; fischi e schiamazzi si confondevano insieme;, per un momento fu imo strepito come di colpi e grida acute, seguiti da uno scoppiettio simile a quello prodotto dal legno sottile quando è secco.

Graham tese l’orecchio cercando di percepire in quell’inesplicabile tumulto un suono riconoscibile: e finalmente potè capire una frase ripetuta incessantemente, una frase distinta.

Rimase alcuni minuti nell’incertezza di avere o no udito bene, ma certo le parole erano proprio queste:

— Mostrateci il dormente! mostrateci il dormente!

L’uomo grasso scattò e si precipitò verso il corridoio.

— È insensato! — esclamò. — Come hanno fatto?... Sanno o indovinano?

La risposta si perdette fra il rumore.

— Io non ci posso andare, — fece l’uomo grasso.

— Bisogna che mi occupi di lui. Ma fateli stare in ordine dal balcone.

Ancora una risposta che Graham non potè intendere.

— Dite che non si è svegliato.... Dite quello che volete, ve ne lascio la libertà.