Pagina:Wilson - Mentre si lotta per la giustizia e per la libertà, Milano, Istituto Italo-Britannico, 1917.djvu/16

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per la giustizia e per l’autonomia fra tutte le Nazioni del mondo; una guerra per rendere sicuro il mondo ai popoli che lo abitano e che lo hanno fatto cosa propria, compreso lo stesso popolo tedesco. Ed è a noi rimessa la scelta o di distruggere tutte queste ipocrisie, questi vani trucchi e questi falsi aspetti di forza brutale, aiutando il mondo a scuotere il giogo, o di restarcene in disparte e permettere che esso sia dominato ancora, per tempo infinito, solamente dalla oppressione delle armi e dalla scelta arbitraria di padroni impostisi da sè stessi e dalle nazioni che possono mantenere gli eserciti più poderosi e gli armamenti più irresistibili. Di tale potere la storia non ci dà l’esempio e per effetto di esso la libertà politica deve necessariamente languire o perire.

Per noi non restava che una scelta e l’abbiamo fatta. Guai all’uomo o alla collettività di uomini che si attenteranno di attraversarci la strada! In questo giorno di supreme decisioni, nel quale ogni principio che abbiamo più caro dovrà esser rivendicato e difeso per la salvezza delle Nazioni, noi siamo pronti ad appellarci al tribunale della storia e la nostra bandiera si coprirà di nuovo splendore. Ancora una volta noi siamo pronti a sacrificare le nostre vite e le nostre fortune alla grande Idea, per la quale siamo nati, e l’aureola di una gloria novella risplenderà dalla Patria nostra.