Pagina:Zamboni - Pandemonio - Il bacio nella luna, Firenze, Landi, 1911.pdf/415

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grande, poichè sembrò sorgere al mondo un’alba gloriosa. Parve che l’idea penetrasse dovunque, spirante un’anima sola, pace ed amore. La stessa natura sembro far luogo all’accordo propagandista, al congresso per la pace universale.

Altra coincidenza fatidica: Messina è uno dei porti più securi per tutte le navi. Sia il suo Faro simbolo di pace all’universo.

Si chiami Cosmopoli dalle future generazioni.

Il Faro ancora è libertà dei popoli.

Siamo prossimi a questo convegno mondiale per la pace universale.

I popoli del mondo mostrano che l’uomo è dappertutto lo stesso, cioè che la sua parte migliore è il cuore e che e destinato a fare una sola famiglia.

Lo slancio contemporaneo non può essere indarno.

Anche una regina, se osa esser donna soltanto ed abbandonarsi al cuore femminile, può far parte di questo convegno dell’umanità per la pace, di questo plebiscito per la fratellanza.

Opera pietosa quella dell’Elena. Ma come per poco la ingenua figura non sarebbe stata contaminata e resa quasi incresciosa dal basso stuolo degli adulatori d’ambo i sessi e dei petenti, i quali la levarono al cielo meravigliando che vestisse dimessa e non portasse alcun segno del suo grado, e non facesse comparsa teatrale al letto dei feriti, cinto il collo di perle e gli orecchi adorni di gemme pendenti!

Le persone d’animo volgare, gli asserviti, non sopportano di vedere i grandi uguali a se, vogliono lo spettacolo della magnificenza reale.