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Terme imperiali.
SCENA I
Giulia, Alessandro e Sallustia.
sono preghi e minacce arme impotenti.
Alessandro. A me lascia il pensiero
di combatter quel core.
Sallustia. Augusta, ah, non partir!
Alessandro, (piano a Giulia) Teme il mio amore.
Sallustia. O fa ch’io pur ti segua
indivisa compagna al regio fianco.
Giulia. Qual novella pietá!
Alessandro, (a Giulia) Dilla timore.
Meco sola rimanga.
Giulia. (ad Alessandro) E seco allor favellerai di amore.
Alessandro. A lei parlerá il figlio e non lo sposo.
Giulia. (Mio sospetto geloso,
cedi a terror piú forte.)
(ad Alessandro) Della proterva donna
questo diasi al silenzio ultimo assalto
daH’amor tuo; ma se non cede a questo,
tema tutto dall’ire
di un’Augusta oltraggiata.
Non la difenderá l’amor del figlio;
né il piú fier de’ suoi mali
troverá nel ripudio e neH’esiglio.