Pagina:Zeno, Apostolo – Drammi scelti, 1929 – BEIC 1970951.djvu/63

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SCENA IV

Niso e i suddetti.

Niso. Si, si, tempo è di gioia.

Allegrezza, o signor!
Lucio Vero. Niso?
Berenice. Che fia?
Aniceto. Parla.
Niso. I n Efeso or ora
giunser Claudio e Lucilla.
e Lucio Aniceto. Vero Lucilla?
Niso. Si, Lucilla.
Lucio Vero. (Quella che inique stelle
m’hanno ad onta del cor scelta in consorte.)
Aniceto. (Quella per cui sta l’alma,
sia destino o ragion, stretta in ritorte.)
Berenice, (a Lucio Vero)
Donna si illustre, onde l’impero e Roma
leggi e cesari attende,
avida è de’ tuoi sguardi.
Lucio Vero. Ecco il primiero
oltraggio di fortuna;
rapirmi a Berenice !
Vada Aniceto e affretti
gli spettacoli e i giochi.
Aniceto. (partendo) Or son felice.
Lucio Vero. Occhi belli, occhi vezzosi,
benché fieri e disdegnosi
godo almen di rimirarvi.
Ché se foste a me pietosi,
temerei per troppa gioia
di morir nel vagheggiarvi.