Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/79

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[indici parziali] 53

lo commette. Anche il sacrifizio della virtù fatto da chi la tien cara, è un certo eroismo e grandezza d’animo. 72.
160. Il dolore che nasce dalla noia è più tollerabile che essa non è. 72.
161. Vendetta è si grata che spesso si desidera essere ingiuriato per vendicarsi. Il simile si può dire dell’odio, anche senza vendetta. 72.
162. Tutto è nulla, anche la disperazione che nasce dal sapere e sentire questa verità, anche il dolore. 72.
163. Di un genere d’invidia da me provato. 73.
164. Perché il bene inaspettato sia più caro dello sperato. 73.
165. Pensiero di Mad. di Staél che viene a condannare l’abuso che fanno i romantici del terribile, e dello straordinario che non è in verun’ armonia coll’abitudini e colla natura di quasi niun lettore. 73-74.
166. Aspetto della natura nel tempo di autunno. 74.
167. Varietà e contrasto delle qualità di ciascun individuo ne’ popoli del mezzogiorno, e cagione d’essa varietà. 74-75.
168. Diletto del vago è di natura sua tale che non ci può appagare: nondimeno è molto maggiore di qualunque diletto determinato: tanto que

sti son lungi dal poterci appagare e riempire. 75. e di nuovo, ivi.
169. Felicità possibile dell’uomo consiste in una vita tranquilla animata da una speranza certa e quieta di bene avvenire, e tranquillamente occupata. 76.
170. La civiltà ha posto in uso le fatiche dannose e dismesso le utili alla sanità del corpo e delle facoltà umane. 76.
171. Dolore antico. Somma sua differenza dal moderno. Se i poeti e gli artisti debbano o possano convenientemente trattare soggetti antichi dove campeggino le passioni. Sensibilità non fu propria degli antichi; è un effetto naturale delle nostre circostanze moderne, ma non innato in noi; è un rimedio preparato per così dire dalla pietosa natura alla nostra presente, benché non naturale, infelicità. Irragionevolezza dell’accusare i poeti e scrittori antichi che manchino di sentimento, e del disprezzare gli antichi perché ne mancarono. Non mancarono però di altre passioni belle e dolci, né di altri grandissimi diletti dello spirito, che mancano a noi. La consolazione degli antichi non era