Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/229

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(1530-1531-1532) pensieri 215



*    A quello che ho detto altrove per iscusar gl’inconvenienti accidentali che occorrono nel sistema della natura, aggiungete che talvolta, anzi spessissimo, essi non sono inconvenienti se non relativi, e la natura gli ha ben preveduti, ma, lungi dal prevenirgli, li ha per lo contrario inclusi nel suo grand’ordine e disposti a’ suoi fini. La natura è madre benignissima del tutto, ed anche de’ particolari generi e specie che in esso si contengono, ma non degl’individui. Questi servono sovente a loro  (1531) spese al bene del genere, della specie o del tutto, al quale serve pure talvolta con proprio danno la specie e il genere stesso. È già notato che la morte serve alla vita e che l’ordine naturale è un cerchio di distruzione e riproduzione e di cangiamenti regolari e costanti quanto al tutto ma non quanto alle parti, le quali accidentalmente servono agli stessi fini ora in un modo ora in un altro. Quella quantità di uccelli che muore nella campagna coperta di neve, per mancanza di alimenti, la natura non l’ignora, ma ha i suoi fini in questa medesima distruzione, sebben ella non serva immediatamente a nessuno. Per lo contrario, la distruzione degli animali che fanno gli uomini o altri animali alla caccia serve immediatamente ai cacciatori, ed è un inconveniente accidentale e una disgrazia per quei poveri animali; ma inconveniente relativo e voluto dalla natura, che gli ha destinati per cibo ec. ad altri viventi piú forti (20 agosto 1821).


*    Facciamo conto che la scienza politica da Machiavello in poi abbia fatto 20 passi,  (1532) dieci per opera di Machiavelloe gli altri 10 distributivamente per opera degli altri successivi scrittori. Chi fu uomo piú grande? Machiavello o i suoi successori? E pur l’ultimo di questi è molto piú gran politico di Machiavello, e la politica nelle sue opere ha una doppia estensione. Nessuno dunque preferisce Machiavello a