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(1282-1283) pensieri 59

dell’affinità di questo vocabolo col vocabolo greco. Non saprei dire, né monta per ora assai, il ricercare quale dei detti significati fosse il primitivo, se quello di selva o di legna, o di materia o materiale ec. Anche negli scrittori latinobarbari si trova Silva per Lignum, Materia. Vedi il Glossario del Ducange. Vedilo anche in Hyle, e quivi pure il Forcellini.

Bensí è curioso l’osservare che presso gli spagnuoli madera, lo stesso che materia, che i nostri antichi italiani dissero anche matera, non significa oggi altro che legno generalmente o legname. E presso i francesi è noto che bois significa tanto bosco o selva, quanto legno in genere. Vedi i dizionari francesi, e la Crusca in selva, bosco, foresta, materia ec. se ha nulla in proposito. Anche fra noi poeticamente si direbbe molto bene selva ec. per legna ec., come presso a’ poeti latini.

Si potrebbe dunque e dovrebbe ricercare nelle lingue orientali ec. la radice hulh o hilh non solo in  (1283) senso di selva, ma anche di materia, di legno, o legname ec., e in qualsivoglia di questi si ritrovasse servirebbe ugualmente di conferma al nostro ragionamento (2-5 luglio 1821). Vedi p. 2306.


*   Alla p. 1270. Anche dopo fatta la meravigliosa analisi de’ suoni articolati pronunziabili in una intera favella, e concepito il portentoso disegno di esprimergli ad uno ad uno e rappresentargli nella scrittura, e insomma trovato l’alfabeto, si dové provare tanta difficoltà nell’applicazione, quanta se ne prova sempre passando dalla teorica alla pratica. Anzi si può dire in genere che lo scrivere una lingua non mai stata scritta era lo stesso che applicar la teorica alla pratica. Difficoltà, inconvenienti, disordini infiniti dovettero comparire nelle prime scritture. Gli alfabeti, come tutte le cose umane, e massime cosí difficili e sottili, durarono per lunghissimo tempo imperfetti. Cioè l’analisi dei suoni non fu potuta fare