Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/375

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370 pensieri (3998-3999)

sieno considerati dai grammatici per originariamente diminutivi (per esempio. ισχίον, κοράλλιον o κουράλιον, βαλάντιον, σίλφιον; il derivato σιλφῶδες mostra un posit. di σίλφιον, perché da questo sarebbe σιλφιῶδες). Vedi p. 4018 ec.). Cosí accade nel latino, nelle lingue moderne ec. E quel che dico de’ nomi si può stendere all’altre voci ec. (24 decembre, Vigilia del Santo Natale 1823).


*    Al detto altrove di gozar, aggiungi gozoso, cioè gaudiosus, quasi gavisosus (24 decembre, Vigilia del Santo Natale, 1823).


*    Participii passivi in senso attivo o neutro ec. Agradecido  (3999) per agradeciente, e lo trovo anche nel D. Quijote, per piacevole, urbano, gentile, cortese. Altra volta ve lo trovo per benigno, favorevole (fuele mas agradecida y liberal la natura que la fortuna). Desagradecido per ingrato. D. Quijote. Leido per che ha letto, alletterato (ib. leido en cosas de cballeria andantesca, cioè che ha letto romanzi di cavalleria, come quivi si vede). Del resto, questo participio è aggettivato e cosí tutti o quasi tutti gli altri tali participii cosí usati ec., come mi pare aver detto altrove, ma ciò non toglie ec. ec. (24 decembre 1823, Vigilia del Santo Natale)


*    Che amarillo, voce evidentemente diminutiva, venga da un amaro (diverso da amargo) e questa da ἀμαυρός? Del resto l’esser voce diminutiva non dee far maraviglia, o che si consideri come voce significante colore (cosí rossetto ec. ec., nel qual caso ella sarebbe positivata, perché non suona pallidetto ma pallido, che dovea pur essere il significato di amaro), o come significante mal essere, stato, colore ed aspetto infermiccio ec. (nel qual caso non sarebbe positivato ec.). Del resto, sí il proprio sí il metaforico di ἀμαυρός, da qualunque de’ due sensi si voglia derivare amarillo, e