Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/437

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432 pensieri (4053)

e poetico ed ora con un significato alquanto diverso. Vedi i dizionari. Vedi p. 4076.


*    Venire per essere a modo di verbo ausiliare, congiunto co’ participii passivi degli altri verbi, s’usa non solo in italiano, anche antico, del che mi pare aver detto altrove, ma anche in ispagnuolo, forse a imitazione dell’italiano. Vedi D. Quijote, par. 2 (la qual parte è straordinariamente sparsa di manifestissimi italianismi, piú assai che la prima ec.), cap. 32, ed. Madrid, 1765, tom. III, p. 370 (23 marzo 1824).


*    La galanteria degli antichi italiani può esser dimostrata dall’etimologia del nome generico di donna, etimologia che in nessun’altra lingua, cred’io, né moderna né antica si troverà nel corrispondente nome (24 marzo, Vigilia della SS. Annunziata, 1824). Vedi p. 4067.


*    Al detto altrove di sencillo, diminutivo positivato, aggiungi sencillamente, e considerinsi siffatti avverbi anche negli altri nomi ec. (24 marzo 1824).


*    Origliare, origliere da auricula. Nuova prova del cangiarsi spesso il cul de’ latini in gli italiano, benché per auricula noi diciamo orecchia, non oreglia, come i francesi (25 marzo 1824, dí della SS. Annunziata). Diciamo anche, ed oggi meglio, orecchiare. Speculum-speglio antico e poetico (26 marzo 1824).


*    Discursos entretenidos per entretenientes, cioè di trattenimento, di passatempo. D. Quijote (26 marzo, ultimo venerdí, 1824).


*    Continuo per continuamente. D. Quijote. Nome aggettivo in luogo d’avverbio, del che altrove (26 marzo 1824).