Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/469

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460 pensieri (4523-4524)

Del resto, i servigi che si possono attendere dagli amici, sono, o di parole (che spesso ti sono utilissime), o di fatti qualche volta; ma di roba non mai, e l’uomo avvertito e prudente non ne dee richiedere di sí fatti (di tal fatta) (21 luglio).


*    Insatiatus per insatiabilis. Citus, participio aggettivato.


*    Naevus-neo.


*    Frigus - frio (spagnuolo). Ragunare-raunare. Nego-nier. Raggi-rai.


*    Il vescovo Ulfila, se non fu il primo introduttore dell’alfabeto presso la sua nazione (i goti), gli diede almeno quella forma che noi conosciamo. Castiglioni, ap. la Biblioteca Italiana, maggio 1829, t. LIV, p. 201.


*    Non solo noi diveniamo insensibili alla lode, e non mai al biasimo, come dico altrove, ma in qualunque tempo, le lodi di mille persone stimabilissime, non ci consolano, non fanno contrappeso al dolore che ci dà il biasimo, un motteggio, un disprezzo di persona disprezzatisima, di un facchino (29 luglio).


*    In un trattenimento, chi si vuol divertire, propongasi di passare il tempo. Chi vi cerca e vi aspetta il divertimento, non vi trova che noia, e passa quel tempo assai male (29 luglio).  (4524)


*   Est Dicaearchi liber de interitu hominum, Peripatetici magni et copiosi, qui collectis ceteris causis, eluvionis, pestilentiae, vastitatis, beluarum etiam repentinae multitudinis, quarum impetu docet quaedam hominum genera esse consunta; deinde comparat quanto plures deleti sint homines hominum impetu, id est bellis aut seditionibus, quam omni reliqua calamitate. Cicerone, de off., II, 5 (16). (5 settembre 1829).