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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/339

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Da un momento stava esaminando la contessa Sabina ed Estelia, presso cui stavano Daguenet e Fauchery, il quale, giungendo probabilmente in quel punto, aveva disturbato tutti per andar a salutarle.

Nana continuò, accennando le tribune con gesto sprezzante:

— D’altronde, ve lo dico schietto, coloro non mi abbaglian più.... Li conosco troppo. Bisogna vederli in veste da camera! Non li rispetto più, più affatto! Porcheria abbasso, porcheria in alto, l’è sempre porcheria... Perciò non mi voglio più lasciar seccare.

Ed il suo gesto, facendo il giro dell’orizzonte, saliva dai palafrenieri che conducevano i cavalli nell’arena, fino alla sovrana che ciarlava con Carlo, un prineipe, ma un animale ciononestante. I

— Brava Nana! Sei chic, molto chic, Nana! gridò La Faloise incantato.

Un suono di campana si perdeva nell’aria, le corse continuavano.

Era appunto finita la corsa del premio di Ispahan, vinto da Berlingot, un cavallo di Michen.

Nana richiamò Labordette, per chieder novelle dei suoi cento luigi: egli si die’ a ridere, rifiutò di farle conoscere i suoi cavalli, per non perder la vena, a quanto diceva. Del resto, l’accertò che il suo denaro era ben impiegato, come potrebbe sincerarsene tra poco. E siccome essa gli confessò le sue scommesse, dieci luigi per Lusignano, e cinque per Valerio II, egli si strinse nelle spalle, come per dire che le donne facevano sempre corbellerie. Essa rimase sorpresa, non capiva più nulla.

In quel punto, la folla s’ animò vieppiù: si facevano merende all’aria aperta, aspettando la corsa del gran premio.

Si mangiava, si beveva un po’ dappertutto, sull’erba, sugli alti sedili dei four-îin-hanids, dei matl-coahs, nelle vetture, nelle cittadine, nei landò. L’era una esposizione di carne fredda, una baraonda di ceste di sciampagna che sbuccavano dai cassetti: i turaccioli saltavano per aria con lievi scoppii, che morivano nell’aria; le celie s’incrociavano, mentre il suono del bicchieri spezzati metteva una nota discorde in quella musica di nervosa allegria.