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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/338

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Il sole, scivolando attraverso agli orli frastagliati dei tetti, gittava sulla folla seduta un triangolo di luce, dove sì facevano più chiare le tinte dei vestiti. In cima alle loggie, sul fondo del cielo, spiccavano distinte alcune forme nere.

Quel che diverti maggiormente Nana, fu la confusione delle signore che il temporale aveva fatto fuggire dalle seggiole messe in fila appiè delle tribune, e che ora tornavano a riprendere il loro posto, in mezzo ad un gran disordine.

Siccome l’ ingresso del recinto della pesa era assolutamente vietato alle cortigiane, Nana faceva delle osservazioni piene d’acrimonia su tutte quelle signore della buona società, che trovava mal vestite, con delle faccie ridicole.

S’odì un susurrìo; sulla tribuna centrale, un padiglione in forma di casina svizzera, la cui ampia loggia era piena di poltrone rosse, apparve l’imperatrice, e tutti i cannocchiali sì puntarono su di lei.

— Oh! è lui! fe’ Giorgio: è con lei.. Credevo che non fosse di servizio questa settimana.

Giorgio parlava di Muffat, di cui aveva veduto la figura stecchita e solenne sorger dietro l’imperatrice.

I giovinotti scherzarono, dicendo ch’era peccato non vi fosse Satin, per andargli a picchiare sul ventre. Nana che rideva dicendo che Muffat sembrava una bestia impagliata, scorse d’un tratto, a capo del cannocchiale, la testa -del principe di Scozia, venuto con l’imperatrice.

— To’, Carlo! gridò.

Trovò che era ingrossato negli ultimi diciotto mesi e diede dei detttagli sul principe, un omone proprio robusto.

Attorno di lui, nelle carrozze delle signore, si susurrava che il conte aveva piantata Nana; si raccontava che alle Tuileries la sua condotta faceva scandalo: che l’imperatrice aveva detto a questo proposito una frase che tutti citavano, che Muffat per serbar il suo posto di ciambellano aveva rotto con l’amante. La Faloise venne, senza complimenti, a riferir la storia a Nana, offrendosele di nuovo, chiamandola: «la sua Giulietta. >»

Ma lei, ridendo con grazia:

— Oh! son bestialità.... Non lo conoscete: basterebbe ch’ io facessi pst perch’egli rinunziasse a tutto.

Ci