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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/341

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Era infatti Bordenave che passeggiava con lé mani dietro la schiena, con un cdppelto nero rossiccio ed un pastrano

bisunto, bianco sulle cuciture; un Bordénavé reso miserabile dal fallimento, ma pur sempre rabbioso, il quale tra lo sfarzo degli eleganti rivelava la sua povertà con la sicurezza d’un uomo sempre pronto a violar la fortuna.

«— Corpo di bacco! che chic/ disse, quando Nana, da quella buona ragazza che era, gli porse la mano.

Poi, vuotato un bicchiere di sciampagna, proferì codesta parola di profondo rimpianto:

= Ah! se fossi donna! Ma, giuraddio, non importa! Vuoi tornare sul teatro? Ho un idea! piglio il teatro della Gaîte, e fra noi due conquistiamo Parigi... Saresti in debito di firmi questo sérvizio, affò!

E restò brontolone, felice però di rivederla, perchè quella Nana, seconde lui, col solo suo aspetto gli consolava il cuore era: sua figlia, il suo vero sangue.

HI citcolo ingrandiva. La Faloise mesceva, Filippo e Giorgio radunavano gli amici. Sembrava che una lenta spirita attirasse a poco a poco colà tutti gli uomini che erano sul prato.

Nana’ li ravvisava, risporidendo con un cerino ai saluti, gettando ad ognuno un sorriso, una celia.

Ls brigate di bevitori si riavvicinavano, camminavario verso di lei, ed ir breve vi fu una ressa, un chiasso incredibile intorno al landò. Nana, coi capelli gialli arruffati ed il viso bianco come neve, illuminato dal sole, torreggiava fra i bicchieri stesi verso di lei e per far morire di bile le altre donne furenti del suo trionfo, sollevava la tazza colma, assumendo l’antica attitudine da Venere vittoriosa.

Ma qualcuno le toccò la spalla, e voltandosi restò di sale vedendo Mighon sul sedile. Sparve, sedendogli al fianco, poichè egli asseriva averle da comunicarle una cosa importante.

Mignon abborriva le femminili gelosie; le trovava sciocche ed inutili; diceva quindi senzà complirienti che Rosa era ridicola di odiar Nana e non si associava al suo rancore, mostrandosi sempre paternamente affettuoso verso la ragazza quando l’ incontrava.

ZoLa — Nana. 2