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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1682

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[p. 307 modifica] riunite di tutta una vita, poi quelle di molti uomini, e poi di molti tempi unite insieme, onde nasce la favella, e quindi gl’insegnamenti ec. ec., hanno messo il genere umano in lunghissimo tempo, e mettono giornalmente il fanciullo in brevissimo tempo assai di sopra a tutti gli animali, e gli danno la facoltà della ragione. L’uomo primitivo in età di sett’anni non era già ragionevole, come oggi il fanciullo. Ne sa piú il bambino che balbetta; ragiona meglio, è piú ragionevole di quello che fosse l’uomo primitivo in età di vent’anni ec. ec. ec. Questo si può confermare coll’esempio de’ selvaggi, i quali hanno pur tuttavia molta e già vecchia società (12 settembre 1821).


*   La stessa adattabilità e conformabilità che ho detto esser singolare nell’uomo non è propriamente innata ma acquisita. Essa è il frutto dell’assuefazione generale, che lo rende a poco a poco piú o meno adattabile ed assuefabile. Di lei non esiste originariamente nell’uomo che una disposizione, la quale non è già lei. L’uomo stenta moltissimo da principio ad assuefarsi, a prender